La Cpo e la Consigliera di parità "tagliate fuori" dal progetto sulla violenza di genere

TERAMO – Commissione Pari Opportunità e Consigliera di parità della Provincia “tagliate fuori” dal progetto sulla violenza di genere “Emergenza Codice Rosa”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina dalla Asl di Teramo ma nessuno avrebbe invitato al convegno né la Cpo né la consigliera Anna Pompilii. "Constatiamo con piacere – spiegano in una nota la presidente della Commissione Desiree del Giovine e la Pompilii – che le buone idee e le proposte concrete vengono realizzate. Siamo felici se le donne potranno contare su un nuovo e valido strumento contro la violenza di genere, il Codice Rosa, presentato questa mattin da rappresentanti di quelle istituzioni, e sottolineiamo la parola istituzioni, che vi hanno lavorato, organizzando i primi tavoli di confronto con i vertici dell’azienda sanitaria e poi con i dirigenti di riferimento”. “Ci ha sorprese ed amareggiate – continuano – apprendere per vie peraltro assolutamente informali che siamo state completamente escluse sia dal progetto che dal convegno che, a quanto ci è dato di capire, è servito proprio a presentare il protocollo d’intesa per far partire il Codice Rosa”. Uno “sgarbo istituzionale” ancor più grave secondo le due rappresentanti se si considera che, proprio la Provincia, “ormai quattro anni fa ha dato il via al progetto di rete istituzionale contro la violenza di genere”, gestisce sia la Casa Maia per l’accoglienza per donne e figli maltrattati che il Centro Antiviolenza La Felice e “ha formato in questi anni delle professioniste specializzate nell’intervento anti-violenza”. “Ci domandiamo come sia stato possibile dimenticarlo – attaccano dunque la Del Giovine e la Pompilii – e ci domandiamo come si possa portare avanti un servizio come il Codice Rosa senza che nella rete vi siano gli unici servizi provinciali che di violenza si occupano professionalmente e quotidianamente con una esperienza che sul territorio non ha precedenti”. “Questi risultati – concludono – sono stati resi possibili dalla tenacia di un gruppo “trasversale” di donne, ebbene si lo rivendichiamo, unite con determinazione solo dall’indirizzo ideale e programmatico: la Commissione Pari Opportunità della Provincia, la Consigliera provinciale di Parità, che non dimentichiamo è un organismo del Ministero del Lavoro, l’assistente sociale della Provincia, le professioniste del Centro Antiviolenza e di Casa Maia”.